Oliena.
"Ma
se pur vorrete sostare alla foce d'Arno, qui dove fra tanta acqua
dolce e amara vive il vostro amico scandolezzatore e attende alla sua
opera corruttrice che anche una volta è per offendere la veneranda
virtù dei contemporanei, io vi prometto di sacrificare alla vostra
sete un boccione d'olente vino d'Oliena serbato da moltissimi anni in
memoria della più vasta sbornia di cui sia stato io testimone e
complice. Non conoscete il Nepente d'Oliena neppure per fama? Ahi,
lasso! Io son certo che, se ne beveste un sorso, non vorreste mai più
partirvi dall'ombra delle candide rupi, e scegliereste per vostro
eremo una di quelle cellette scarpellate nel macigno che i Sardi
chiamano Domos de Janas, per quivi spugnosamente vivere in estasi fra
caratello e quarteruolo. Io non lo conosco se non all'odore; e
l'odore, indicibile, bastò a inebriarmi.
G. D'annunzio
Per anni ti ho osservata da lontano, dalla finestra della mia camera posso vedere le luci che brillano quando arriva la sera.
Scoprire passo passo quei vicoli, memoria storica della vità che fù è qualcosa di magico.
Un lunedì mattina, di una grigia giornata. Tanto bastò per svelarti e per far capire che il cielo blu non può toglierti colore.
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